domenica 1 febbraio 2015

Via col vento

«Tra vent'anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.» cit. Mark Twain

Quando chiedi ad un livornese di dirti un aspetto caratteristico della sua città con molta probabilità ti dirà sarcasticamente: ”Il vento”, senza neanche interrogarsi se il senso di quella risposta sia negativo o positivo. Il vento c’è ed è profondamente connaturato alla natura di noi livornesi. Montesquieu avrebbe avuto di che divertirsi in questa città.
Diversi venti scandiscono il tempo a Livorno e spesso è una tramontana d’ottobre a convincere il livornese che forse quello dell’altro giorno era l’ultimo bagno ma il Vento per eccellenza dalle nostre parti è il libeccio, tiepido, da sud-ovest trasforma il Romito in un paradiso per i fotografi che rimangono esterrefatti dalla potenza con cui il mare si abbatte sulle scogliere a picco.
Il Vento fa si che nei giorni successivi al culmine della potenza(la cosiddetta “scaduta”), grazie anche alle temperature generalmente miti, il mare si riempie di surfisti in qualsiasi stagione dell’anno. Stesso discorso, e lasciatemelo dire, spettacolo, quando, con le giornate favorevoli, la rada dei ‘Tre Ponti’ si riempie di praticanti di windsurf, kitesurf o SUP.
Vi rendete conto, solo grazie ai venti, di che spettacolo sia questa città?


Alla prossima, sempre sulla cresta dell’onda.


Nimai Politi

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