Un posto come la nostra città non poteva non essere perfetto
per sport come il surf o il windsurf che, secondo me, rappresentano alla grande
il modo il cui i livornesi intendono “godersi la vita”.
Ognuno di questi due sport ha ovviamente i suoi posti ideali
che i surfisti chiamano ‘spot’; per il windsurf l’ideale nei giorni di vento è
lo spazio di mare di fronte ai ‘Tre ponti’, per il surf, nei giorni di
‘scaduta’, la nostra costa offre diverse possibilità ma la più frequentata in
città è la ‘Spiaggia del Sale’.
Credo che questi sport tocchino delle corde profonde
nell’animo dei livornesi che li praticano; l’adrenalina nel momento in cui si
sale sulla tavola, la sensazione di precario equilibrio e la felice
consapevolezza di non sapere quando si cadrà fanno del surf una metafora della
vita nella nostra città.
Mentre quando i livornesi escono in mare in giornate da
windsurf hanno l’esatta percezione che c’è solo il loro essere uomini di mare
tra due elementi potenti come il vento e l’acqua; in quei momenti si ha la
chiara sensazione di essere tutt’uno con quello che si sta facendo.
Alla prossima con altri racconti su Livorno ed i livornesi.
Nimai Politi
Se vi siete persi il primo post del rapporto di Livorno con il vento, niente paura, lo trovate cliccando QUI.
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